Aneurismi aorta addominale
Aneurismi aorta addominale

Cura e trattamento degli aneurismi dell’aorta addominale

L’indicazione al trattamento dipende dalla taglia dell’aneurisma, dalla morfologia e da altri fattori che deve prendere in cosiderazione il chirurgo vascolare, al termine di accertamenti mirati. In generale si può dire che l’intervento è consigliabile quando la taglia dell’aneurisma supera i 50mm, con rapporto rischio/beneficio a favore di quest’ultimo.

Vi sono due tipi di interventi che possono essere effettuati per la cura degli aneurismi: il trattamento chirurgico aperto tradizionale ed il trattamento mini-invasivo per via endovascolare.

aneurismi toracico addominali
aneurismi toracico addominali

Trattamento chirurgico degli aneurismi dell’aorta addominale

Il trattamento chirurgico degli aneurismi dell’aorta addominale viene effettuato in anestesia generale e consiste nel sostituire l’aneurisma con una protesi che viene cucita manualmente a monte ed a valle delle pareti malate dell’aorta. Questo trattamento comporta una lunga incisione a livello addominale ed una ospedalizzazione complessiva di circa una settimana. Il vero vantaggio di questo intervento, se ben effettuato, è che l’aneurisma è completamente curato ed il rischio di procure secondarie (reinterventi) nel tempo è molto basso.

aneurismi toracico addominali
aneurismi toracico addominali

Trattamento endovascolare degli aneurismi dell’aorta addominale

Il trattamento endovascolare degli aneurismi dell’aorta addominale è un trattamento mini-invasivo che consiste nel posizionare una protesi (detta “endoprotesi) dall’interno dell’aorta. Comporta due piccoli tagli a livello degli inguini, o talvolta anche solo due piccoli buchi. Mediante cateterizzazione delle arterie femorali, la protesi viene fatta navigare all’interno delle arterie e poi rilasciata a coprire l’aneurisma. Il vero vantaggio di questo intervento è la mini-invasività, che comporta ospedalizzazione di circa 3-4 giorni e ripresa più rapida. Lo svantaggio consiste nel fatto che l’aneurisma resta in sede e la necessità di interventi secondari nel tempo può arrivare fino al 30% (ovvero quasi un paziente su tre nel tempo potrà avere necessità di ulteriori interventi).